attenzione al bosco, gli animaletti pericolosi

« Older   Newer »
  Share  
ACE95
icon2  view post Posted on 31/5/2011, 15:46




proprio oggi prima di fare il bagno ho notato una cosa piccola e rossastra sapete cosera !!!
zecca
Le zecche sono Acari e si nutrono di sangue, ma solo tre volte nella loro vita, una per ogni stadio. Avvertono l'avvicinarsi della vittima con uno speciale organo rivelatore, vi si aggrappano, arpionando poi la pelle nel punto più adatto fino a gonfiarsi di sangue.

Normalmente sono parassiti degli animali (cani, topi, uccelli, ovini, animali selvatici, ecc). Occasionalmente anche l’uomo può esserne vittima, soprattutto nei boschi.

Vivono sul terreno, sull'erba. Prediligono i climi temperati e le zone a maggiore umidità.
Si trovano in prevalenza ai margini dei boschi, nelle radure, alla base dei cespugli e vicino ai corsi d'acqua; raramente sopra i 1.500 metri.
Le zecche pungono da primavera ad autunno inoltrato (il periodo critico è quello tardo-primaverile ed estivo), anche se non si possono escludere i mesi invernali.
Vi sono tre principali tipi di zecche che possono dare problemi all’uomo:

la zecca dei cani (Ixodes ricinus); responsabile della menigo-encefalite e dell'atrite infiammatoria (malattia di Lyme), che é abbastanza lenta e predilige i luoghi più umidi, specialmente l'erba.

La famigerata zecca molle dei colombi (Argas reflexus); la sua saliva è fortemente allergizzante e (solo in individui predisposti), può dare luogo ad un mortale shock anafilattico. La sindrome letale può scatenarsi solo in soggetti sensibilizzati da un morso già ricevuto.

La zecca dei cani e dei gatti (Rhipicephalus sanguineus);

La specie è in grado di muoversi molto rapidamente e, non avendo bisogno d'umidità, vive benissimo anche in luoghi asciutti, dove via sia un passaggio anche occasionale d'animali.

La sua attività è prettamente notturna, essa sorprende le vittime specialmente nel sonno, di giorno si aggrappa soltanto all'ospite per raggiungere con lui un nuovo sito.

La febbre bottonosa (o petecchiale), è una pericolosa sindrome dovuta al germe Rickettsia conovi, presente a volte nella zecca in questione.

È doveroso precisare che non tutte le zecche sono infette e costituiscono pericolo di malattia.

Il morso dell’animale può anche passare del tutto inosservato, con una piccola zona arrossata che compare qualche giorno dopo il contatto. Altre volte causa immediatamente dolore e forte prurito.

Dopo ogni sessione di gioco, al rientro a casa lavatevi accuratamente ed accertatevi dell’assenza di zecche sui vestiti e sul corpo (soprattutto nel torace e nelle zone genitali).

In caso localizzaste lo sgradito ospite, dovete rimuoverlo immediatamente, perchè tanto maggiore è il tempo che resta attaccato alla pelle, tanto più aumentano i rischi di contrarre infezioni.

Come si rimuovono le zecche.
Per evitare gravi infezioni, è inopportuno rimuoverle violentemente.

Prima dell’asportazione è opportuno cospargere la zecca con olio vegetale (va bene anche l’olio di vaselina); attendete qualche minuto quindi afferratela con una pinzetta (tenuta il più possibile vicino al punto in cui la zecca è attaccata) e staccatela compiendo una leggera trazione e contemporanea rotazione in senso anti-orario, evitando di strapparla. Fate attenzione a non tirare il parassita per la parte posteriore del corpo, altrimenti il contenuto del suo intestino potrebbe riversarsi nella vostra pelle tramite la bocca, aumentando il rischio di infezione.

Assicuratevi di aver eliminato la testa della zecca quindi disinfettate con cura la parte morsa ed eventualmente applicate pomate antistaminiche.


MALATTIE CAUSATE DALLE ZECCHE:

LE ZECCHE POSSONO TRASMETTERE DIVERSI AGENTI PATOGENI RESPONSABILI DI MOLTE MALATTIE DELL'UOMO.TRA QUESTE VANNO SEGNALATE LE SEGUENTI

Borreliosi di lyme:

malattia infettiva provocata da un batterio sensibile agli antibiotici (Borrelia Burgdorferi) di cui sono serbatoi naturali i topi del bosco. Altri animali selvatici (come lepri, volpi, ungulati e uccelli) possono occasionalmente ospitare il batterio e contribuire alla sua diffusione in ambito silvestre.
E’ diffusa nel Friuli Venezia Giulia, in particolare nel Carso Triestino, in alcune aree geografiche dell’Alto Adige, della Liguria e del Veneto. Casi sporadici vengono segnalati in altre regioni

E’ caratterizzata da un arrossamento indolore della cute (che tende lentamente ad espandersi)
attorno alla zona del morso della zecca infetta, con tipico pallore centrale, chiamato eritema cronico migrante (questa lesione compare dopo un periodo di 4-60 giorni dal morso) spesso accompagnato da ingrossamento delle ghiandole linfatiche vicine al luogo del morso e da una sintomatologia simil influenzale con gonfiore e dolore alle articolazioni.Se non viene curata con gli antibiotici la malattia può colpire, in fase tardiva, il sistema nervoso, gli occhi e il cuore; può manifestarsi con sintomi talora gravi, persistenti e, se non curata, assume un decorso cronico.

La terapia avviene con comuni antibiotici che però vanno prescritti dal medico e assunti nelle dosi, con le modalità e i tempi richiesti dall'infezione.
Una terapia iniziata tempestivamente, alla comparsa dei primi sintomi, è garanzia di completa e definitiva guarigione.

Meningoencefalite da morso di zecca (tbe):

malattia infettiva causata da un virus, non sensibile agli antibiotici, e trasmessa attraverso il morso di zecca. Colpisce il cervello, le meningi e il midollo spinale.E’ caratteristicamente bifasica. La prima fase inizia circa 7 giorni dopo il morso di zecca con una sintomatologia simile all’influenza. Dopo un periodo di benessere che può durare fino ad un massimo di 20 giorni, in alcuni casi inizia la seconda fase caratterizzata da febbre alta e segni di interessamento del sistema nervoso centrale (cefalea, vomito, rigidità nucale, torpore, stato comatoso).

mi raccomando datevi una controllata anche voi
 
Top
0 replies since 31/5/2011, 15:46   61 views
  Share